Sono molto rare le testimonianze iconografiche del salame, non solo a Parma, ma anche in altre località d’Italia dove, dal XVI secolo in poi, era segnalata la produzione. La fonte principale rimangono le nature morte, un genere di pittura di gran moda in Italia, specie nel Seicento.
I salumi, comunque, non risultano tra i soggetti più raffigurati in questi dipinti e l’insaccato stagionato più frequentemente mostrato dagli autori emiliani o, comunque, operanti nel Nord Italia è il “salsiccione bolognese”, allora popolarissimo e assai apprezzato sulle tavole nobiliari (come si nota in un “Interno di cucina” attribuito a Carlo Lanfranchi, pittore attivo a Torino tra il 1633 e il 1687).
Una delle più belle raffigurazioni storiche di salame è il rustico spuntino a base di salame, pane casareccio, noci e vino rosso dipinto nella “Natura morta” di Giacomo Ceruti (Milano, 1698-1767) oggi conservato a Milano alla Pinacoteca di Brera.