Pagine di gusto

Home/Per saperne di più/Pagine di gusto

IL SALAME DI FELINO NELLA LETTERATURA

Elogio del Salame

Vera delizia d’un palato sano,
Confortator di stomaco robusto,
Caro Salam, nell’imper Romano
Perché non eri al secolo d’Augusto?
Flacco, Virgilio, e quanti ebber sovrano
Onor di Vati in quel tempo vetusto,
Carmi lasciato avrian d’ottimo gusto
Con le tue lodi all’avvenir lontano:
E Ciceron t’avria lodato in prosa,
E forse n’avria scritto un’orazione,
O un paradosso, od altra bella cosa;
E il bravo eruditissimo Varrone
Cercato avrebbe tua origin famosa
Pria del diluvio di Deucalione.
Caro Salame, a celebrar tuoi pregi
Non val mia musa; di poeti egregi
Fian argomento. I Regi
Un ordine faccian di Cavalleria
Ad onor tuo, e del Salame sia
Detta la Compagnia;
E al collo ciascun porti il tuo modello
Dipinto senza studio ad acquerello;
Ché il bello è sempre bello:
Io però credo non poter lodarti
Con più sincerità che col mangiarti.

Antonio Cerati, Opuscoli diversi di Filandro Cretense, Parma, 1809-1810.

I ricchi, sgargianti vassoi degli antipasti! Vi si vedeva il Salame di Felino, appetitoso e odoroso, l’originale e ghiotto Culatello, nel quale i parmensi ravvisano – e non a torto – un antico vanto della loro città, e le fette dei dolci prosciutti di Langhirano e di Vianino, e le belle cipolline sottaceto, frammiste ai famosissimi funghi di Borgotaro, e i minuscoli carciofini, conservati come i funghi in un olio insuperabile.

Giovanni Mariotti, La mia bella badessa, Roma, 1942.

Chiunque visiti Parma non deve mancare di chiedere il Salame di Felino che è infinitamente più delicato del comune salame che si trova in commercio essendo fatto di pura carne di maiale magro, più un 15-20 per cento di grasso e aromatizzato con vino bianco.

Elisabeth David, Italian Food, London, 1954.

Si va a colazione in un’osteria di Ongina, nella “Siberia” nebbiosa vicino al Po. Entra la padrona e ci serve Culatello, tortelli, anguille fritte e una torta squisita, non di qua, forse di origine viennese. E si incomincia a parlare di cibi, del Culatello che matura solo in questo quadrato con centro a Zibello dove l’aria del Po è spessa e umida, buona per le muffe che conservano buona la carne priva di grasso: o dei Salami dì Felino o dei prosciutti di Langhirano che invece vengono bene solo nell’aria secca delle colline o del grana, quello vero senza la formalina. Resisteranno i cibi squisiti alla produzione di massa?

Giorgio Bocca, “Il Giorno”, 18 novembre 1962.