Descrizione
Scheda pratica
Ambito:
Parmense
Data:
1930 ca.
Dimensioni:
Cm 120x40x120h
Materiale:
Legno
Numero:
051
Note:
Poiché, come recita il detto popolare, ""del maiale non si butta niente"", era abitudine cuocere per ore in un paiolo, con spezie e foglie di alloro, le parti non usate per prodotti più ""nobili"": testa, cuore, lingua, ritagli di pancetta, cascami di carne recuperati spolpando le ossa, eccetera. Ottenuta la liquefazione completa del grasso (dolég) che costituiva il liquido di cottura ed estratti dal paiolo, a cottura ultimata, i pezzi di carne, l'operazione finale era la pressatura con il torchio.
Il Museo del Prosciutto e dei Salumi di Parma, allestito nell'ex Foro Boario di Langhirano, espone un grande torchio per cicciolata simile a questo, del 1890 circa, che si impiegava per pressare il prodotto ricavato da ben tre maiali contemporaneamente.