Il conte e filologo di famiglia parmigiana Antonio Cerati (1738-1816), noto in Arcadia con il nome di Filandro Cretense, dedica una sua ode al Salame Felino:
«Vera delizia d’un palato sano,
Confortator di stomaco robusto,
Caro Salam, nell’imper Romano
Perché non eri al secolo d’Augusto?
Flacco, Virgilio, e quanti ebber sovrano
Onor di Vati in quel tempo vetusto,
Carmi lasciato avrian d’ottimo gusto
Con le tue lodi all’avvenir lontano:
E Ciceron t’avria lodato in prosa,
E forse n’avria scritto un’orazione,
O un paradosso, od altra bella cosa;
E il bravo eruditissimo Varrone
Cercato avrebbe tua origin famosa
Pria del diluvio di Deucalione.
Caro Salame, a celebrar tuoi pregi
Non vai mia musa; di poeti egregi
Fian argomento. I Regi
Un ordine faccian di Cavalleria
Ad onor tuo, e del Salame sia
Detta la Compagnia;
E al collo ciascun porti il tuo modello
Dipinto senza studio ad acquerello;
Ché il bello è sempre bello:
Io però credo non poter lodarti
Con più sincerità che col mangiarti».
Antonio Cerati, Opuscoli diversi di Filandro Cretense, Parma, 1809-1810.